In queste ore è pervenuta una notizia abbastanza certa sul Festival di Sanremo 2021. In seguito alla riunione avvenuta tra il direttore artistico della competizione canora e i vertici dell’azienda Rai si è arrivati ad una conclusione per quanto riguarda le modalità di svolgimento del programma a causa del Covid.

Si è deciso di non consentire la presenza del pubblico nel teatro Ariston. Nel pieno rispetto delle norme anti Coronavirus, dunque, la competizione si svolgerà senza la presenza di spettatori dal vivo e non solo. Sono stati vietati anche altri eventi collaterali alla trasmissione. Vediamo tutti i dettagli.

La decisione sul pubblico del Festival di Sanremo 2021

La Rai pare abbia deliberato, l’edizione del 2021 del Festival di Sanremo si svolgerà senza pubblico in sala. Questo è stato un argomento che ha generato molti malcontenti in questi giorni. Parecchie persone ritenevano inopportuno determinare uno strappo alla regola delle disposizioni sanitarie per consentire il normale svolgimento del Festival.  In virtù di tutto questo fracasso, dunque, i vertici dell’azienda di Viale Mazzini hanno optato per la decisione più razionale e condivisa, ovvero, quella di generare una competizione senza pubblico in studio.

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Risulta essere saltata anche l’ipotesi di avere dei figuranti pagati in sala, così come quella di reclutare su di una nave il pubblico del Festival. Il conduttore di questa edizione del programma, Amadeus, era inizialmente contrario all’assenza degli spettatori in sala. Tuttavia, onde scongiurare l’ipotesi di una sospensione del programma, si è preferito optare per la semplice manovra di esclusione del pubblico dal teatro. Questa, però, non è l’unica decisione che pare sia stata presa durante la riunione tenutasi oggi in Rai.

Sospesi anche gli eventi collaterali

Allo scopo di evitare la creazione di assembramenti, e la conseguente ipotesi di trasformare il Festival di Sanremo 2021 in un nuovo cluster di contagi da Coronavirus, sono stati sospesi anche tutti gli eventi collaterali. Solitamente, infatti, nella settimana di messa in onda del programma, si verificano tanti altri eventi ad esso legati che animano la città di Sanremo.  Tale decisione, che verrò ufficializzata domani attraverso un documento da inviare al CTS, pare sia pervenuta per sedare le discussioni che si stavano creando attorno alla competizione canora.

Il Ministro della Cultura Dario Franceschini, ad esempio, aveva equiparato il teatro Ariston ad un qualunque altro teatro d’Italia che da mesi è costretto alla chiusura. Per tale motivo, non sembrava affatto giusto consentire al Festival di svolgersi in totale normalità. Anche Amadeus, che aveva proposto di considerare l’Ariston come uno studio televisivo e non come un teatro, ha dovuto rinunciare all’ipotesi di avere un pubblico come accade in altre sedi.