Questo Sanremo 2021 non non s’ha da fare, né a marzo e né mai. Senza scomodare Alessandro Manzoni, ci sembra eccessivo, leggiamo che cosa è successo nelle ultime ore. La settantunesima edizione del Festival di Sanremo, infatti, sta alzando polveroni e polemiche a non finire. Addirittura sono intervenuti il Ministro della Salute Roberto Speranza e il Ministro per i Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini. Il primo ha rilasciato delle dichiarazioni in merito alla presenza del pubblico al Festival della Canzone Italiana. Il secondo, invece, è intervenuto con un Tweet sul proprio account appoggiando l’idea del collega.
Speranza ha ribadito che l’Ariston è un teatro come tutti gli altri e che quindi potrà tornare ad avere il pubblico pagante, figurante o gratuito solamente quando le norme anti Covid-19 adottate lo consentiranno. Franceschini, sempre in merito a questa questione legata a Sanremo 2021, ha scritto sul proprio account Twitter che il Ministro Speranza ha ragione, che il Teatro Ariston è come tutti gli altri e pertanto non riceverà un trattamento di favore in merito alla presenza del pubblico in sala.
Il Teatro Ariston di #Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro @robersperanza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile.
— Dario Franceschini (@dariofrance) January 28, 2021
I Ministri Speranza e Franceschini dicono no al pubblico. Amadeus e Fiorello lasciano Sanremo 2021?
Come viene riportato su diverse testate online tra cui ‘rurmors.it‘, Amadeus e Fiorello sembrano essere pronti a lasciare la guida di Sanremo 2021. Il motivo è, ancora una volta, la questione che riguarda il pubblico in presenza al teatro Ariston. Tramontata l’ipotesi dell’isolamento su una nave, si era pensato nelle scorse ore ad un pubblico fatto di figuranti. Persone controllate in merito al covid-19 e pagate che sarebbero state presenti durante le cinque serate del Festival della Canzone Italiana, che verrà trasmesso (o forse è meglio scrivere “dovrebbe essere trasmesso”, vista la situazione) dal 2 al 6 marzo 2021.
Dopo le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Speranza e avallate dal Tweet del collega Franceschini, il Direttore artistico Amadeus sembra essere andato su tutte le furie. Il marito di Giovanna Civitillo, infatti, ha chiesto all’Amministratore della Rai Fabrizio Salini di intervenire e chiare al Ministro Franceschini che Sanremo 2021 è un programma televisivo e quindi la presenza del pubblico è necessaria e, soprattutto, legale.
Effettivamente, Amadeus non ha torto. Quanto detto dai due Politici, infatti, stonerebbe con le FAQ governative sulle misure anti Coronavirus. L’Ariston è un teatro e Sanremo 2021 viene fatto dentro a un teatro. Ma, il Festival è anche un programma televisivo e quindi il pubblico può esserci. Mi spiego?
“In quanto alle trasmissioni televisive non si applica il divieto previsto per gli spettacoli, perché la presenza del pubblico rappresenta soltanto un elemento “coreografico” o comunque strettamente funzionale alla trasmissione. Deve essere comunque sempre garantito il rispetto delle prescrizioni sanitarie, nonché quelle in materia di distanziamento interpersonale sia fra il pubblico o gli ospiti, sia fra il personale artistico e il pubblico o gli ospiti medesimi”.
Amadeus e Fiorello: è scontro con la Rai su Sanremo 2021
Amadeus, dopo essersi confrontato con Fiorello, sembrerebbe essere pronto a lasciare Sanremo 2021 se non ci sarà il pubblico presente in sala al teatro Ariston e durante la kermesse. In merito alla vicenda è intervenuto anche il Direttore di Rai Uno, Stefano Coletta che, come riporta anche il sito citato qualche paragrafo sopra, ha provato a placare un po’ gli animi.
“Andrà in onda uno show dall’Ariston e sarà protocollato come evento televisivo. Abbiamo lavorato con la prefettura, con la ASL di Imperia per farlo. Sotto l’egida del Dpcm Sanremo potrà essere meno rischioso. Attenersi al decreto garantisce il rispetto di regole molto strette”
