Sul Primo canale russo, durante l’edizione serale del telegiornale, una donna è apparsa dietro la conduttrice con un cartello in cui chiedeva di fermare la guerra e di non credere alla propaganda del Governo di Putin. La donna, ovvero la giornalista Marina Ovsyannikova è attualmente scomparsa e tutta la Comunità Europea è in allarme per cercarla e garantire la sua incolumità. Intanto, dopo quanto accaduto, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Oleksandrovyč Zelensky l’ha ringraziata e si è detto “grato” per le sue parole.

Cosa è accaduto nella tv russa?

Durante l’edizione serale del telegiornale, è scattata una voce per l’Ucraina con la protesta alla tv russa contro la propaganda.
Il presidente ucraino Zelensky si è detto “grato” per quanto accaduto alle spalle della conduttrice del principale programma di informazione russo. A condurlo un’ignara Yekaterina Andreeva, una delle conduttrici  preferite di Putin, che alle spalle aveva improvvisamente la giornalista Marina Ovsyannikova che ha reso pubblico il suo dissenso in modo forte e visibile. Ha esortato il popolo russo a non credere alla propaganda e alle bugie dette in Russia a proposito del conflitto.

Le parole di Zelensky

Zelensky all’indomani di quanto è accaduto in Russia durante il TG ha detto di essere grato a quei russi che non rinunciano a cercare di dire la verità e non rinunciano a dire come stanno le cose ai loro amici e parenti. Su Marina Ovsyannikova ha espresso particolare gratitudine in quanto ha messo in gravissimo pericolo la sua vita.
Prima di apparire in diretta, immaginando cosa sarebbe successo ha registrato un messaggio:

Quello che avviene in Ucraina è un crimine. La Russia è il Paese aggressore. La responsabilità ricade su una sola persona: Vladimir Putin. Mio padre è ucraino, mia madre è russa, e non sono mai stati nemici. La Russia deve fermare immediatamente questa guerra fratricida.
Purtroppo negli ultimi anni ho lavorato al Primo canale, occupandomi della propaganda del Cremlino e ora ne provo molta vergogna, perché ho consentito di dire bugie alla nazione e di rendere zombie i russi. Abbiamo taciuto nel 2014, quando tutto questo era solo all’inizio. Non siamo scesi in piazza quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Abbiamo solo osservato in silenzio questo regime disumano. E ora ci ha voltato le spalle tutto il Mondo, e altre dieci generazioni non si potranno togliere la macchia di questa guerra.

Le reazioni al gesto di Maria Ovsyannikova

La donna che ha manifestato in TV è stata immediatamente arrestata. Infatti, ad oggi in Russia non si può usare la parola guerra parlando della situazione in Ucraina. Si rischiano fino a 15 anni di prigione per chi diffonde quelle che il governo identifica come fake news. La sua immagine in tv è stata interrotta e l’account Facebook della giornalista è stato oscurato. Alcuni utenti però l’avevano già ringraziata. Mentre il video si vede in tutto il Mondo, in Russia non è più visibile.
Attualmente, sono più di 14.000 i russi arrestati dal 24 febbraio, ovvero l’inizio della guerra, a oggi: vengono arrestati tutti quelli che partecipano alle manifestazioni non autorizzate, chi ha un cartello, anche bianco e coloro che indossano il colore verde.