In occasione della puntata di ieri sera di Non è l’Arena è andato in scena uno scontro acceso tra il saggista Diego Fusaro e il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri. Alla base dello scambio dialettico tra i due l’utilizzo obbligatorio della mascherina, che secondo Fusaro sarebbe associabile a un’imposizione di un regime totalitario.

Lo scontro verbale tra Diego Fusaro e Pierpaolo Sileri a Non è l’Arena

Riviviamo punto per punto lo scontro di ieri sera tra l’opinionista Diego Fusaro e il politico Pierpaolo Sileri.

Sileri: “Io credo che il ragazzo si farà nel tempo (riferendosi a Fusaro, ndr)“.

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Fusaro: “Classica frase da cafone che usano gli anziani“.

Sileri: “No guarda, io sono anziano. Questa (ha in mano una mascherina chirurgica, ndr) salva la vita. Questa la portano i nostri medici e infermieri negli ospedali. Questa la portano i chirurghi mentre ti operano. Assembramento, fascismo, è una cosa. Oggi assembramento significa possibilità di trasmettere il virus a qualcuno vicino a me, non ha nulla a che fare con la politica. Semmai si chiama politica sanitaria. Si chiama rispetto nell’uso della mascherina e nell’evitare il contagio di chi hai davanti a te, non ha nulla a che fare (con il fascismo, ndr). Quelle cose che tu hai detto – perdonami se ti critico – non hanno senso“.

Fusaro: “Mi dia del lei“.

Sileri: “Ma posso darle anche del lei, non ha assolutamente senso“.

Fusaro: “Io le do del lei per educazione“.

Sileri: “Dire che l’utilizzo della mascherina, evitare gli assembramenti e quant’altro, è un qualcosa per cui andiamo indietro di diversi anni mi sembra francamente una follia“.

Fusaro: “Se vuole glielo spiego. L’ha scritto anche il filosofo Giorgio Agamben, se lo conosce“.

Sileri: “Se fossi in te leggerei qualche libro di medicina e di salute pubblica“.

Fusaro: “Va bene, lei legga anche un po’ di filosofia allora. Ci leggiamo a vicenda allora, d’accordo? In sostanza, quello che sta avvenendo è ovvio che è la narrazione perfetta dire “ti proteggo la vita e ti impedisco di fare gli assembramenti”. Ottieni lo stesso risultato di un regime dicendo che mi proteggi. Attenzione, alla mascherina, come vede rispetto la legge criticandola alla maniera socratica (ha in mano una mascherina, ndr)”.

“Le dico una cosa, che è evidente. L’ha detto Galli, l’ha detto Crisanti: all’aperto, se si è soli, è di dubbia utilità. Sul Corriere della Sera un esponente del Comitato scientifico che all’aperto da soli forse scientificamente non serve ma è un segnale. Cosa vuol dire un segnale? Che tipo di segnale è? Segno che ci riconosciamo in un potere? Il segno che ci riconosciamo sudditi di una nuova forma di regime?

Sileri: “Il segnale significa questo: Io porto la mascherina perché sono prudente. Punto”.

Fusaro: “Ma se non serve all’aperto, perché prudente?

Sileri: “Da solo non serve, ma se incontri qualcuno la mascherina serve“.

Fusaro: “La metterai quando la incontri“.

E voi da che parte state? Fateci sapere come la pensate lasciando un commento qui sotto.

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