Morti inaspettate dei personaggi che non seguono la logica del libro, cosa si cela dietro House of the Dragon? Questa l’analisi attenta e le risposte che preannunciano in anteprima quello che accadrà negli ultimi episodi. Parliamo di un destino già scritto o di decessi del tutto inaspettati? Ecco cosa ha rivelato Condal.

House of the Dragon, una saga che conquista

Game of Thrones ci aveva mostrato come qualsiasi personaggio rischia di perdere la vita in qualsiasi momento. Un fattore che evidenzia come anche il mondo di Westeros non sia affatto calmo e tranquillo. In egual modo, House of the Dragon su Sky segue la stessa logica e, giunto a 6 episodi su 10, sta conquistando sempre di più i fan della saga. Il merito è da attribuire in particolar modo agli episodi 5 e 6 che hanno smosso le relazioni tra i personaggi e dato un taglio differente agli intrighi della saga stessa.

Il quinto e il sesto episodio

Nel quinto e sesto episodio assistiamo alle prime morti “inaspettate” e forti della saga. Sappiamo benissimo che l’opera in questione si ispira a Fuoco e sangue di George R.R.Martin. E sebbene da una parte il destino dei personaggi sembra essere già scritto, dall’altra parte i personaggi in questione pare che perdano la vita in modo differente da quanto raccontato nel libro. La prova risiede proprio nell’episodio 5 ove si evince quanto appena riportato.

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Nello specifico, l’amante di Laenor Velaryon, Joffrey, viene ammazzato brutalmente da Criston Cole mentre si festeggia il matrimonio di Rhaenyra e Laenor, mentre nel libro l’uccisione avviene durante un torneo. L’altra dipartita pesante è stata quella di Laena Velaryon, moglie di Daemon Targaryen. Difatti, una volta appreso di non essere in grado di partorire, la donna decide di farsi bruciare dal drago, mentre nel libro muore di parto.

A tal proposito, viste le notevoli differenze che stanno emergendo, lo showrunner Ryan Condal ha deciso di spiegare che nessuna di queste morti violente è avvenuta senza motivo.

Le dichiarazioni di Condal

In merito alla morte di Laena, Condal ha dichiarato:

Laena è una valchiria. È una cavalcatrice di draghi. Abbiamo incontrato quella ragazzina nell’episodio 2 e a distanza di anni sempre quella ragazzina ha cominciato a reclamare il drago più grande del mondo. Mi sembrava che non volesse andarsene come scritto nei libri. Purtroppo, a causa della natura della stagione e della narrazione, non siamo riusciti a passare tutto il tempo che avremmo voluto con Laena. Dovevamo mantenere la storia in movimento. Volevamo quindi darle un’uscita memorabile che fosse in linea con il suo personaggio. Anche se l’interpretazione di Nanna Blondell è stata molto breve, quel momento ci dice molto su chi è e chi era Laena”.

Sull’attacco violento di Criston Cole, invece, Condal ha asserito:

Quella storia era nel libro, ma l’abbiamo gestita di nuovo in modo leggermente diverso: Joffrey viene ucciso da Criston Cole in preda a una rabbia gelosa durante un torneo. Noi l’abbiamo fatto fare all’aperto e abbiamo assistito alla frustrazione di Cole per l’affronto che sente di aver subito. È un mondo brutale. È un mondo violento. Cole si è esposto, credo, come un certo tipo di personaggio. Non è stato fatto a caso. So che la gente potrà reagire in un certo modo, ma questa è la storia che stiamo raccontando“.