È noto che buona parte dei finanziamenti per Il Festival di Sanremo provenga dal canone Rai. Ogni anno, gli italiani devono versare una certa somma che, in diverse occasioni, è stata severamente criticata. Negli ultimi giorni, però, è nata una nuova polemica. Le diverse fasi della gara canora dovrebbero essere disponibili a tutti. I giornalisti dei programmi della rete ammiraglia, però, non hanno potuto svolgere il loro compito come gli altri colleghi. La maggior parte degli impedimenti è derivata dalla presenza di un rinomato rivale della TV pubblica: Prime Video.

I Ferragnez conquistano Sanremo 2023: il ruolo di Prime Video

Gli spettatori, oltre alle consuete serate in onda su Rai 1, hanno piacere di assistere anche a diversi aneddoti provenienti dal dietro le quinte del Festival di Sanremo. Il 2023, da questo punto di vista, ha rappresentato una svolta non troppo positiva. Le telecamere degli inviati non hanno potuto accedere al Teatro dell’Ariston. Sono stati costretti a fermarsi alla porta sul retro e al Green Carpet. Questa cosa, però, non è stata estesa a tutti i giornalisti. Gli addetti di Amazon Prime Video, infatti, si sono spinti ben oltre.

Tutto è da ricondurre alla presenza di Chiara Ferragni e Fedez che, insieme, sono i protagonisti della celebre serie The Ferragnez, disponibile appunto sulla piattaforma tramite abbonamento.

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Il dietro le quinte di Sanremo 2023 nella seconda stagione di The Ferragnez

Le telecamere di Prime Video, durante il Festival di Sanremo 2023, sono riuscire a raccogliere materiale prezioso per la seconda stagione di The Ferragnez. Di conseguenza, gli italiani, nonostante il canone Rai, per assistere a interessanti aneddoti di questa edizione della gara canora, saranno costretti ad iscriversi alla piattaforma di Amazon. Stando ai dati raccolti, sembra esserci una vera e propria contraddizione in atto. Probabilmente, questa è stata una delle condizioni per avere l’influencer sul palco più importante d’Italia.

Ovviamente, tutto questo è stato accompagnato da una pioggia di critiche non indifferente. Si respira un forte senso di ingiustizia che, nonostante la legittimità, non sembra sia stato accolto con grande rilevanza.