Una notizia che lascia l’amaro in bocca e che consta la chiusura definitiva del servizio streaming Lionsgate +. Dopo tre anni dal lancio del nuovo nome di Starzplay, ecco giungere l’addio che fa seguito a un’avventura cominciata per il verso sbagliato. Difatti, il rebrand non è bastato a salvare la situazione, dato che entro la fine dell’anno fiscale non sarà più disponibile in Italia, ma anche in Francia, Spagna, Germania, Benelux, Paesi nordici e in Giappone.

Le perdite e le strategie di mercato che funzionano in altri Paesi

La triste notizie è apparsa su ScreenDaily che ha evidenziato il fatto che la parola fine sia stata determinata da una perdita effettiva che ha sottostimato l’intento di espandere i progetti di Lionsgate +. Parliamo di una perdita operativa di 1,75 miliardi di dollari, ovvero una perdita netta per azione di 7,95 dollari, registrata solo nel secondo trimestre dell’anno in corso. Una mossa strategica e decisiva, quella messa in campo da Lionsgate e come dichiarato dal CEO Jon Feltheimer, la quale permetterebbe alla sua società di dedicarsi ai Paesi ove il servizio ha maggiori possibilità di sviluppo, come avviene nel Regno Unito, in Canada e in America Latina.

Lionsgate è, inoltre, casa di produzione e distribuzione dei servizio in streaming Lionsgate +, Starz e Starzplay Arabia che ha chiuso il trimestre con un aumento del 52% degli abbonati, mentre tra le strategie annunciate da Feltheimer vi sarebbero il direct to streaming e il cinema esclusivo. È doveroso ricordare che Lionsgate + chiuse i battenti in patria nel 2016 unendosi a Starz.

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Infine, tra le serie originali presenti nel catalogo italiano si annoverano: Normal People, il nuovo Queer as Folk, Dr Death, Heels, Spartacus e The Great.