La finale di Eurovision 2022 si è svolta lo scorso 14 maggio a Torino, ma le polemiche non si placano. Dopo la denuncia della Romania su presunte irregolarità nell’assegnazione dei voti, EBU ha fatto chiarezza.

Quali sono i sei paesi che hanno commesso irregolarità?

EBU – European Broadcasting Union –ha fatto chiarezza sulle irregolarità riscontrate nel voto della seconda semifinale di Eurovision 2022. I paesi alla quale sono stati annullati i punti assegnati dalle giurie sono: San Marino, Romania, Polonia, Azerbaijan, Georgia e Montenegro.

Tramite un comunicato ufficiale, l’organizzazione della manifestazione internazionale ha spiegato cos’è accaduto durante la votazione:

“Una giuria ha votato per gli stessi cinque Paesi nella sua Top 6 e l’ultima delle sei giurie ha piazzato quattro degli altri Paesi nella sua Top 4 e un quinto Paese nella sua Top 7. Quattro dei sei Paesi hanno ricevuto almeno una volta 12 punti, che è il massimo che può essere assegnato”.

Insomma, sei paesi si sarebbero accordati tra loro per scambiarsi dei voti. Al momento di pubblicare la classifica finale, i giudici hanno semplicemente rimosso i voti irregolari e li hanno sostituiti con un calcolo automatico.

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Quando considerare un voto irregolare ?

All’interno del comunicato diffuso da EBU, è stato spiegato anche quando un voto viene considerato irregolare. I quesiti sono cinque e bisogna rispondere ad almeno due di questi con un “sì”. Andiamo a vedere quali sono:

  • Deviazione dalla norma: Il risultato riflette il gusto generale degli altri giurati professionisti?
  • Modelli di voto: Ci sono modelli visibili di voto all’interno dei giurati?
  • Irregolarità: Le giurie hanno rispettato le regole dell’Eurovision Song Contest?
  • Modelli ricorrenti: Altri paesi ripetono modelli di voto simili?
  • Ci sono beneficiari: Se si verificano deviazioni, chi beneficia del risultato?