Italia 1 è pronto ad accogliere un programma del tutto nuovo. Si tratta di Buoni o Cattivi, incentrato sulla separazione tra bene e male. Sotto la conduzione di Veronica Gentili, il pubblico verrà trascinato in un’indagine sorprendente. Il confine tra bene e male apparirà davvero molto sottile, tanto che si farà fatica a capire cosa appartiene alla prima categoria e cosa alla seconda.

Ogni puntata avrà una struttura ben precisa: inizialmente verranno mostrati dei video che presentano l’argomento principale del dibattito, in seguito, tutta l’attenzione sarà spostata sull’intervista gestita dalla conduttrice. È importante ricordare che gli ospiti cambieranno di volta in volta.

Quando andrà in onda Buoni o Cattivi

Il nuovo programma di Mediaset sarà trasmesso, per la prima volta, a partire dal 7 settembre. In totale, saranno quattro gli appuntamenti che accompagneranno gli spettatori in questo incredibile viaggio. Mediaset Infinity, in modo del tutto gratuito, permetterà di guardare in diretta le puntate o di recuperarle in un  momento successivo.

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Buoni o cattivi, cosa dobbiamo aspettarci dalla prima puntata?

Sappiamo che il primo appuntamento di Buoni o Cattivi sarà dedicato alle baby gang e porterà il titolo di L’odio di strada, ripercorrendo tutte le tappe di chi, desideroso di far parte del branco, cadrà nella trappola dei giovani gruppi di strada. Si parlerà di Diana, una studentessa vittima di bullismo e minacciata di morte, di Carolina, morta a 14 anni e dei social network, ormai sempre più presenti nella vita di ognuno di noi.

Veronica Gentili intervisterà il rapper Emis Killa che offrirà uno sguardo sulla realtà delle baby gang. Facendo riferimento al suo passato, evidenzierà quanto sia importante il saper prendere la decisione giusta al momento giusto. Inoltre descriverà i suoi anni giovanili, caratterizzati dal desiderio di far parte del gruppo:

Mi piaceva quando vedevo arrivare quello più grande a cui nessuno diceva niente, era comunque un potere, e il potere affascina chiunque. Per noi che non avevamo nessuna possibilità l’unico potere che si poteva mettere in atto era la violenza, la dominanza, sugli altri. Oggi anche la nostra compagnia sarebbe stata definita una baby gang.