Il Festival di Sanremo del 2024 presenta una scenografia innovativa e suggestiva, dove l’estetica trae ispirazione dalla natura organica, in particolare un fiore, l’orchidea. Opera dei noti scenografi Gaetano e Maria Chiara Castelli, lo scenario prevede giochi di specchi e trasparenze, con forme morbide e automatizzazioni per i vari elementi del palco.

L’originale illuminazione, che abbandona i tradizionali proiettori, è un elemento chiave, integrandosi perfettamente con la scelta dei materiali scenografici semitrasparenti. Il progetto, frutto di un lavoro iniziato a marzo del 2023, coinvolge direttamente anche il direttore della fotografia Mario Catapano e il gruppo grafico, rispecchiando l’intento di creare una sorprendente e suggestiva trasformazione del palco del Teatro Ariston.

Ma quali saranno i sorprendenti effetti di questa scenografia inedita? Un fiore sbocciato sul palco dell’Ariston e giochi di specchi e trasparenze hanno rappresentato la suggestione che ha ispirato Gaetano e Maria Chiara Castelli nell’ideazione della scenografia del Festival di Sanremo 2024. L’approccio innovativo ha visto l’abbandono dell’archetipico orientamento orizzontale/verticale. Quest’anno, Gaetano e Maria Chiara, ritornati a creare la scenografia lui per la ventiduesima volta e lei per la decima, si sono affidati a forme organiche. La loro attenta ispirazione è provenuta dall’orchidea e dai suoi petali, dalle cui forme essi hanno esasperato il proprio design per le due scale laterali morbide, richieste da Amadeus, per gli artisti in gara.

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Scenografia Sanremo 2024

La parte centrale del palco, automatizzata, si sarebbe potuta alzare, fungendo come “porta” per i conduttori e gli ospiti sul palco, sotto il quale l’orchestra trovava il suo spazio. Il tutto è stato illuminato da un gioco di materiali scenografici semitrasparenti che potevano fornire alternativamente l’effetto di vetri o specchi.Questo lavoro impegnativo e complesso ha coinvolto direttamente il direttore della fotografia, Mario Catapano, e il gruppo di grafica. Si è trattato di un’illuminazione che ha abbandonato i tradizionali proiettori su americane ed è stata fortemente integrata alla scenografia, con sorprendenti effetti di ‘trasformazioni’ sul palco dell’Ariston.

I cambiamenti hanno riguardato anche la platea, integrata nella scenografia con un elemento specchiato sospeso.Il lavoro è cominciato a marzo del 2023 e si è concretizzato con l’inizio della costruzione della scenografia al Teatro Ariston all’inizio di dicembre. Nonostante fosse un compito non semplice, l’obbiettivo era creare una cornice degna e suggestiva per il quinto Festival di Amadeus. Gaetano, Maria Chiara e il team hanno voluto ringraziare il collaboratore Manuel Bellucci e tutti i professionisti Rai della scenografia, delle luci e della grafica che hanno contribuito a questa nuova creazione.