A partire dal 4 Maggio, Netflix ha rilasciato le sei puntate che compongono Queen Charlotte, il prequel di Bridgerton. Visto il successo della serie tv originale, le aspettative dei fan su questo spin-off erano decisamente alte. Ovviamente, si tratta di un titolo in costume, completamente incentrato sull’amore e sul matrimonio tra la regina Carlotta e il re Giorgio III. La storia è in grado di intrattenere in ogni momento. I segreti vengono svelati molto lentamente, tramite una serie di indizi che non fanno altro che aumentare la curiosità.

Netflix, Queen Charlotte tra riflessione ed ironia: la recensione dello spin-off di Bridgerton

La regina Carlotta è una protagonista molto particolare. Fin dalla sua giovinezza, emergono quei tratti e caratteristiche che abbiamo imparato ad apprezzare tanto in Bridgerton. Nonostante questo, viene dato spazio anche alla sua vulnerabilità, tipiche di un’età tutta scoprire. Far parte della nobiltà non rende meno complessa la conoscenza dell’amore, soprattutto quando, a 17 anni, si è costretti a lasciare il proprio paese per sposare un re sconosciuto.

La serie tv alterna momenti profondi ad altri decisamente più leggeri. L’ironia è parte integrante della trama. È un espediente usato per spegnere i momenti di maggiore tensione, ma senza privare gli spettatori della curiosità per gli eventi futuri. Le ottime performance di India Amarteifio e Corey Mylchreest consentono di vivere le emozioni dei personaggi come se fossero le proprie. Non ci sono dubbi sulla credibilità dei dialoghi e delle interazioni.

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Queen Charlotte tra amore e forza: il grande esperimento e la pazzia di Giorgio III

Nel prequel di Bridgerton si parla del “grande esperimento”, una mossa con la quale si cerca di includere i neri nella società aristocratica britannica dell’epoca. È un argomento che fa da sfondo all’intera storia. La questione, però, viene trattata in modo poco affine a quella che è stata la realtà dei fatti. Gli sceneggiatori hanno deciso di inserire molte strategie narrative che, seppur poco forzate, non possono essere considerate efficaci dal punto di vista della ricostruzione storica.

Diversa è la situazione di Giorgio III. Fin dalle prime puntate, è evidente che il re mostri tutti i segni della sua nota condizione psichiatrica. Carlotta impiegherà un po’ di tempo per rendersi conto della verità, ma la sua reazione sarà completamente inaspettata. Si farà carico di una malattia che neanche il medico di corte riuscirà a gestire. I suoi sentimenti per il re sono reali, più di ogni altra cosa. Forza, amore e determinazione rappresenteranno tre delle caratteristiche essenziali di questi momenti di paura e sconforto.

 

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