Nel corso di una recente intervista al Corriere della Sera, Gerry Scotti si è lasciato andare a un lungo sfogo in merito alla sua precedente vita politica. Difatti, il presentatore è stato un parlamentare della Repubblica per cinque anni e, ora, rivela di voler rinunciare al suo stipendio, ma, nonostante le sue reiterate richieste ai vari Presidenti della Repubblica, la sua interrogazione viene puntualmente bocciata, ma, non contento del risultato, rivela che proverà a chiedere la medesima cosa anche a Giorgia Meloni. Ecco cosa ha raccontato.

La vita politica di Gerry Scotti

Il presentatore pavese, Gerry Scotti, è stato un parlamentare della Repubblica, eletto alle elezioni politiche nel 1987, candidato nel collegio di Milano alla Camera dei Deputati dove ottenne tra le file del Partito Socialista 9.286 preferenze. Da anni il volto di Canale 5 cerca di rinunciare alla pensione da deputato che gli è dovuta per i suoi cinque anni a Montecitorio, ma senza ottenere il risultato sperato. Difatti, lo stesso rivela che ha ripreso a votare e che ha vissuto male quella esperienza. Inoltre, confessa che gli restano i famosi mille euro di pensione ai quali, pare, abbia tutte le intenzioni di rinunciarvi. E, nonostante lo abbia fatto presente a ben tre presidenti, dice che lo riferirà anche a Giorgia Meloni. Inoltre, prosegue dicendo che in molti gli hanno consigliato di darli in beneficenza, ma lui ammette di non volersi sentire costretto a ritirarli. Infine, confessa che alla sua idea, non vi sono stati altri ex onorevoli che si sono uniti a lui.

Gerry Scotti e il problema sollevato anche in passato

Ma il problema evidenziato nel corso dell’intervista, non è un singolo episodio, in quanto lo stesso Scotti lo aveva rivelato in passato anche su Radio Monte Carlo in un programma di Alfonso Signorini, durante il quale aveva preannunciato l’ipotesi di devolvere il tutto alle famiglie dei caduti nell’adempimento del proprio lavoro, o a coloro che aveva perso un padre, un fratello o un figlio mentre svolgevano il loro lavoro. E, dunque, la sua volontà che vi fosse la possibilità di poter rinunciare al famoso stipendio da parlamentare attraverso una semplice firma.

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Infine, conclude rivelando il suo sdegno e il suo disgusto in merito alla sua esperienza politica, dove sente di aver ricevuto poco perché ha dato poco. D’altronde, Gerry Scotti può tranquillamente godersi i successi ottenuti sul piccolo schermo grazie ai vari impegni televisivi con Tu si que vales, Caduta Libera, interrotto in anticipo con molteplici dubbi da parte dello stesso conduttore.