Rai 1 ieri, nonostante la partita, è riuscita a guadagnare un buon risultato di ascolti grazie alla pellicola The Help, trasmessa in prima serata. Ma c’è un risvolto del film ad alcuni sconosciuti e lo racconta Viola Davis, una delle protagoniste.

La trama di The Help

The Help racconta la triste vita delle donne afroamericane nello stato del Mississipi, dove razzismo e segregazione razziale sono una costante. Le donne nere lavorano per le bianche crescendo i loro figli e servendole con una paga ben al di sotto dell’equa paga e condizioni spesso molto dure.

La giovane Eugenia Phelan, detta Skeeter, (interpretata da Emma Stone) aspirante giornalista e scrittrice, ritornata a casa nel 1963, si rende conto della situazione in cui vivono i neri all’interno della società e vuole scuotere il pensiero comune. Decide di scrivere un libro che racconti che cosa pensano le donne nere, come vivono la loro condizione lavorativa. Per farsi voce delle istanze di queste donne inizia un lavoro lento e laborioso per acquistare la loro fiducia, iniziando dalla domestica Aibileen Clark (interpretata da Viola Davis). A cui seguiranno pian piano altre donne che vorranno rivendicare i loro diritti attraverso il libro, dal titolo per l’appunto The Help.  Il film, diretto da Tate Taylor, trae spunto dal libro omonimo di Kathryn Stockett pubblicato nel 2009 e ha regalato il Premio Oscar come attrice non protagonista a Octavia Spencer, che interpreta la domestica Minny Jackson.

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La polemica di Viola Davis: “Ho tradito la mia gente”

Il Premio Oscar Viola Davis, nonostante il grande successo del film, si è dichiarata pentita di aver realizzato la pellicola perché in essa vi si trova l’ennesima rappresentazione del “white saviour”, il “bianco salvatore” (in questo caso è la giovane Skeeter), che salva le donne nere, incapaci di difendersi da sole.

Per la bravissima attrice The Help è un film “creato nel filtro e nel pozzo nero del razzismo sistemico“, rivolgendosi esclusivamente ad un pubblico bianco, si è arrogato il diritto di dire che cosa significhi essere nero.

“C’è una parte di me che sente come se avessi tradito me stessa e la mia gente, perché ero in un film che non era pronto a [dire tutta la verità]”.

L’attrice che negli anni ha vinto numerosi premi, oltre all’Oscar, Emmy e Tony Award, accettò di lavorare alla pellicola perché ipotizzava che l’avrebbe resa popolare al grande pubblico. Effettivamente poi è avvenuto questo e da quel periodo di lavoro sono nate tante amicizie che conserva tuttora. Non è l’unica a pensarla così.

Bryce Dallas Howard contro The Help

L’attrice Bryce Dallas Howard, che interpreta l’antipatica Hilly Holbrook, è intervenuta sulla polemica dopo diversi anni e anche lei ha ammesso la stessa versione di Viola Davis e ha condiviso su Facebook un elenco di pellicole che invece riescono a entrare veramente nella vita dei neri e a raccontarne l’autenticità.

“Sono così grata per le squisite amicizie che sono nate da quel film: il nostro legame è qualcosa di cui tengo profondamente e durerà per tutta la vita. Detto questo, The Help è una storia di fantasia raccontata attraverso la prospettiva di un personaggio bianco ed è stata creata da narratori prevalentemente bianchi. Possiamo andare tutti oltre“.