In queste ore pare sia in atto una vera e propria guerriglia tra la Rai e Mediaset. L’azienda di Viale Mazzini si è mossa contro il competitor a seguito di alcuni servizi prodotti da Striscia la notizia. L’oggetto della discussione sono i presunti sperperi delle sedi Rai di corrispondenza estere.

Stando a quanto emerso, però, i corrispondenti Rai pare abbiano considerato completamente fasulle le dichiarazioni emerse su Canale 5. Per tale ragione, i legali della rete sembrerebbero già pronti ad avviare delle denunce contro gli autori di queste insinuazioni. Scopriamo nel dettaglio cosa è accaduto.

Le insinuazioni di Mediaset a Striscia la notizia

In uno dei precedenti servizi di Striscia la notizia, curati dall’inviato Pinuccio, gli autori del programma satirico di Antonio Ricci si sono scagliati contro la Rai accusando alcuni esponenti dell’azienda di sperperare denaro nelle le sedi giornalistiche estere. Ad essere tirate in ballo son state, soprattutto, le sedi di Pechino, Mosca e New York. Dal servizio sono emerse delle cifre da capogiro. Nello specifico, pare che le postazioni Rai americane determinerebbero uscite pari a 4 milioni all’anno.

Nel calderone di Striscia la notizia ci è finito anche il giornalista Rai Claudio Pagliara che, stando a quanto rivelato da Pinuccio, prenderebbe 240 mila euro l’anno, più dei benefit, la diaria, la casa ecc. Il diretto interessato aveva già replicato a queste accuse attraverso il seguente tweet su Twitter.

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La situazione, però, pare non si sia fermata solo a un semplice botta e risposta in quanto sono state coinvolte anche le sedi legali.

La reazione dei corrispondenti Rai

Proprio questa mattina, infatti, il fiduciario dei corrispondenti ha inviato una mail all’amministratore delegato della Rai. In tale missiva i corrispondenti hanno chiesto all’azienda di smentire immediatamente le insinuazioni fatte contro di loro. Questo, naturalmente, allo scopo di tutelare l’immagine dei dipendenti e dei collaboratori dell’azienda. Tuttavia, nel caso in cui l’azienda dovesse procedere con la via del silenzio, ci saranno delle ripercussioni.

I corrispondenti hanno anticipato che si arrogheranno il diritto di procedere personalmente dei provvedimenti per tutelarsi. Questo è parte del contenuto della lettera in questione: “Se il silenzio dei vertici aziendali dovesse proseguire i corrispondenti valuteranno ulteriori passi anche legali per ottenere il rispetto dei propri diritti”. Per tale ragione, adesso non ci resta che attendere per capire quali posizioni prenderà la Rai e quale sarà la replica di Striscia la notizia.