Netflix, proprio come tutte le piattaforme dedicate allo streaming, tiene in grande considerazione il numero delle visualizzazioni. Le serie tv che non riscuotono abbastanza interesse nel pubblico vengono, inevitabilmente, cancellate. Questo è quello che è successo a Mindhunter, incentrata sullo studio delle menti dei serial killer.

È stato David Fincher, nei panni di produttore esecutivo, a sbilanciarsi sull’accaduto in una recente intervista per Le Journal du Dimanche. Stando alle sue parole, le prime due stagioni hanno comportato costi non indifferenti. Il budget necessario per realizzare il titolo non è compatibile allo scarso interesse dimostrato dagli spettatori. Questo ha spinto il servizio a prendere una decisione dolorosa: quella di bloccare la produzione del progetto:

È uno show molto costoso e, agli occhi di Netflix, non abbiamo attirato abbastanza pubblico da giustificare un tale investimento. Non so se ha senso continuare. Era uno show costoso. Aveva un pubblico di appassionati, ma non abbiamo mai avuto i numeri che ne giustificassero il costo.

I fan, ovviamente, non hanno accolto questa notizia con entusiasmo. C’è chi, infatti, non vedeva l’ora di scoprire cosa sarebbe accaduto nella terza stagione.