Con l’avvenire del centenario dell’Autodromo di Monza, Rai Documentari presenta “Il tempio della velocità”. Il film, in onore del grande Autodromo, divenuto un simbolo nella storia italiana, andrà in onda il 9 settembre alle ore 21.20 sulla rete di Rai 2. Il progetto, diretto dall’architetto Alfredo Rosselli, ebbe inizio nel gennaio del 1922 con la collaborazione dell’ingegnere Piero Puricelli e con il sostegno dell’Automobile Club di Milano. Venne costruito in 100 giorni e con il suo circuito costituito da un’anello con curve paraboliche, l’Autodromo di Monza era il più veloce al mondo.

Eventi storici trattati dal film

La storia del circuito presenta tantissimi intrecci con la storia del Paese attraverso la narrazione di eventi molto significativi quali l’avvento del fascismo, le guerre mondiali, la liberazione, la crisi degli impianti petroliferi, l’arrivo dello sviluppo economico e il passaggio all’uso delle energie pulite.

Insieme a questi eventi sono presenti anche dei passaggi storici quali  il tema della sicurezza, la varie faide tra i diversi marchi dei costruttori e i diversi eventi automobilistici mondiali. La presenza della voce narrante del grandissimo Francesco Pannofino, assume il ruolo di guida attraverso la narrazione delle tante storie che si intrecciano,  accompagnandoci alla scoperta di segreti e di aneddoti.

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Curiosità e testimonianze

Il tutto è accompagnato dalla presenza di tantissime testimonianze molto importanti tra i quali Giancarlo Fisichella, Giacomo Agostini, Charles Leclerc pilota della Scuderia Ferrari, Pino Allievi, giornalista sportivo, il fotografo Ercole Colombo. Mattia Binotto, Team Principal Scuderia Ferrari; Pietro Ferrari, Vice Presidente Ferrari; Giuseppe Redaelli, Presidente Autodromo Nazionale Monza; Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobile Club Italia; Geronimo La Russa, Presidente Automobile Club Milano e Lorenzo Ardizio, Curatore del Museo Alfa Romeo.

Tra le varie scene del film potremmo assistere all’apparizione della mitica Maserati-Eldorato, passata alla storia come la prima vettura da corsa a ricevere una sponsorizzazione da parte di un’azienda estranea al mondo automobilistico.