Valerio Scanu ha stravolto totalmente la sua vita. L’ex finalista di Amici e vincitore di Sanremo nel 2010, ha operato un cambiamento netto che lo sta portando a svolgere un’altra professione, per nulla attinente con il mondo della musica. Vediamo di che si tratta.

Valerio Scanu lascia la musica?

Valerio Scanu aveva appena 18 anni quando partecipò al talent show di Maria De Filippi. Era l’edizione di Alessandra Amoroso, lei stravinse, lui si classificò secondo, ma poi dopo 2 anni vinse Sanremo con la canzone “Per tutte le volte che…”. Discusso, polemico, amato/odiato, Valerio Scanu era un ragazzo giovane e grintoso. Ma ora, a 31 anni ha cambiato la sua vita.

Tra 6 mesi si laureerà presso l’UniFortunato di Benevento. Ha scelto di studiare Giurisprudenza, ma non solo per passione personale:

“Mi piacerebbe esercitare proprio a Roma. In passato ho collaborato con diverse associazioni e onlus specializzate in diversi temi sociali e mi piacerebbe continuare a farlo anche nelle vesti di avvocato. E poi credo di avere la ‘verve’ necessaria”. 

La sua passione per la legge l’ha scoperta per caso: aveva ricevuto una denuncia per diffamazione e ha iniziato a leggere testi, imparare, fino a che non ha deciso di iscriversi proprio all’Università. Sosterrà una tesi sulla vulnerabilità e sogna già il suo futuro da avvocato. Lascerà per questo il mondo della musica? A giudicare dal fatto che ha tenuto un concerto anche per Natale.

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Una vita segnata dal covid

Valerio Scanu ha subito dei grandi cambiamenti a causa del covid. Il padre ha contratto il virus ed è morto. Un “dolore devastante”. Nel programma di Serena Bortone, Oggi è un altro giorno, a proposito della disgrazia ha detto:

“Papà non aveva altre patologie. Anche mia madre si è contagiata, è rimasta isolata in casa fino al 7 gennaio. Io mi convincevo che lui sarebbe guarito improvvisamente. Poi mi hanno chiamato in piena notte, era quasi l’una. Il medico mi fa: ‘Papà è in arresto cardiaco’. La mattina successiva ho chiamato mia zia e lei ha raccontato tutto a mia madre. Se ci fosse stato il vaccino se lo sarebbe fatto sicuramente. Io mi avveleno con i No-Vax, ma non riesco ad augurare a questa gente neanche la metà delle cose che ho provato io. Questo lutto mi ha un po’ devastato”.