Una notizia che ha dell’incredibile e che vede protagonisti due attori – all’epoca minorenni e ormai settantenni – che avevano interpretato Romeo e Giulietta, la versione cinematografica diretta da Franco Zeffirelli circa cinquanta anni fa.

Nello specifico, Olivia Hussey e Leonard Whiting, a distanza di tutti questi anni, hanno deciso di sporgere denuncia nei confronti della Paramount, ecco spiegato il motivo e cosa è accaduto.

Olivia Hussey e Leonard Whiting denunciano la Paramount, il motivo

Olivia Hussey e Leonard Whiting erano i protagonisti della versione cinematografìca dell’opera di William Shakespeare, diretta da Franco Zeffirelli, Romeo e Giulietta dedicata, appunto, alla celebre storia dei due giovani amanti e del loro amore proibito che finisce in tragedia.

📰 Segui Tutto.TV su Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando la stellina

Stando a quanto riportato da Afp, i due attori, Hussey e Whiting, che avevano rispettivamente 15 e 16 anni al tempo, hanno contestato alla casa di produzione del film, la Paramount Pictures, di averli di fatto costretti a una scena di nudo non autorizzata.

Entrambi gli attori hanno, inoltre, ricevuto un Golden Globe per la loro interpretazione del film in questione e, tenuto conto della denuncia sporta la scorsa settimana a Santa Monica (in California), ambedue contestano la casa di produzione per averli sfruttati sessualmente quando erano ancora minorenni. Nello specifico, si parla di immagini di nudo ove vengono messi in evidenza glutei e seno e, stando sempre alla ricostruzione dei due attori, anche secondo Zeffirelli (scomparso nel 2019) era necessario girare quella scena, poiché, senza di quella, il film sarebbe stato un ‘fallimento’.

Gli effetti che ne sono derivati

Stando, invece, a quanto esplicato dall’avvocato difensore, Solomon Gresen, la forzatura in questione rappresenterebbe una violazione della legge. Nello specifico, il legale che difende entrambi gli attori, parla di danni subiti nel corso degli anni, in particolar modo dopo l’uscita della nuova versione del film. Dunque, si fa riferimento a stress psicologico, ansia e disagio emotivo, effetti, questi, subiti in oltre cinquant’anni trascorsi dal film incriminato.

Al momento quel che sappiamo è che la casa di produzione non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito alla vicenda, la quale ha alimentato un grande dibattito anche in considerazione di quanto sottolineato dalla rivista Variety, che ha voluto rammentare che nel 2018, nel corso di un’intervista, l’attrice Olivia Hussey difese la scena – oggetto, oggi, di querela – definendola, di fatto, necessaria. Come andranno a finire le cose?