Lulù Selassié non ha mai fatto mistero di essere stata coinvolta in un caso di stalking. All’età di 15 anni, quando era solo un’adolescente, ha rischiato di diventare l’ennesima vittima di revenge porn. Dopo aver raccontato la sua dolorosa esperienza al Grande Fratello Vip, ha deciso di tornare a parlarne su Instagram, con Giulia e Giorgio, gli avvocati di LawPills. In particolare, si è concentrata su ciò che ha significato per lei vivere quei terribili mesi e sull’aiuto decisivo ricevuto dalla sorella Jessica.
Lulù Selassié torna a raccontare delle minacce di revenge porn: “Non sapevo a chi chiedere aiuto”
Sempre più spesso si sente parlare di revenge porn. Dopo il clamore suscitato da determinati fatti di cronaca, anche alcuni vip hanno iniziato a uscire allo scoperto per raccontare l’esperienza vissuta. Tra questi c’è anche Lulù Selassié. La principessina, con un lungo sfogo su Instagram, è tornata a soffermarsi sul suo ex stalker. Quando era ancora una ragazzina, un personaggio senza scrupoli ha iniziato a ricattarla minacciandola di diffondere le sue foto se non l’avesse accontentato. Per lei, era diventato un vero e proprio incubo. Ha vissuto mesi di grande tristezza, paura e depressione. La vergogna e la paura di uscire allo scoperto, inizialmente, le avevano impedito di chiedere aiuto:
E più passava il tempo e più la situazione peggiorava ed era difficile calmare questa persona. Come l’ho affrontata? Nei mesi ero molto triste e depressa, non sapevo cosa fare. Ero confusa e non sapevo a chi chiedere aiuto.
Con il passare del tempo, il persecutore aveva iniziato a scrivere anche a Jessica Selassié. Visto l’aggravarsi della situazione, le due sorelle si sono rivolte alla madre per capire come comportarsi:
Grazie al cielo Jessica mi ha salvata. Questa persona aveva cominciato a scrivere anche a lei. Io all’epoca vivevo a Londra e tornavo a Roma nel weekend e questa persona mi seguiva.
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Lulù Selassié libera grazie all’aiuto di Jessica: “Abbiamo fatto la denuncia”
L’aiuto di Jessica Selassié e della mamma è stato determinante. Visto che lo stalker rifiutava categoricamente di cancellare le foto e i video in suo possesso, le tre donne sono andate a sporgere denuncia. L’azione delle forze dell’ordine è stata immediata. Poco dopo l’esposizione dei fatti, l’uomo è stato fermato e i suoi dispositivi elettronici sono stati sequestrati:
Con mia sorella l’ho raccontato a mia madre e abbiamo fatto la denuncia. Hanno subito fermato questa persona e gli hanno sequestrato tutto.
L’ex fidanzata di Manuel Bortuzzo ha ammesso di essere stata molto influenzata da questo evento. Per lei, è stato molto difficile imparare a lasciarsi andare con i ragazzi. Non faceva altro che alzare un muro tra lei e il mondo circostante. A oggi, è convinta che andare da uno psicologo avrebbe potuto aiutarla a superare con più facilità il ricatto subito:
Spera che il suo racconto possa servire ad altre donne che stanno vivendo la sua stessa situazione. A parer suo, l’unico modo per uscirne è quello di denunciare. La colpa non è delle vittime, ma di coloro che mettono in piedi simili minacce:
Io consiglio di denunciare immediatamente. Perché la situazione diventa sempre più grande. Questa persona mi ha costretto a fare cose che non volevo quando lo incontravo. Purtroppo so che è difficile ma bisogna cercare qualcuno che ti dia la forza di denunciare.
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